Un medico specialista, che pratica da più di 15 anni, ha formulato una spiegazione molto precisa sul perché e sul modo in cui i Cinque Riti apportano questi benefici : “La somma totale degli input e degli output neurologici del corpo in un momento dato si chiama stato integrativo centrale. Pensate ad esso come a un conto corrente. I “depositi” provengono dai recettori meccanici, i nervi sensori specializzati delle articolazioni. La più alta densità di questi recettori meccanici si trova nell’area della testa e della parte superiore del collo, e quasi tutti i Riti comprendono un qualche tipo di flessione o estensione del collo. Questi nervi forniscono un flusso costante di informazioni sensorie al cervello. Il movimento dell’articolazione stimola i recettori meccanici, e ciò accresce l’attività nel cervelletto e nel talamo. Queste parti del cervello integrano tutte le informazioni in arrivo e regolano il sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico, il quale controlla le azioni involontarie, automatiche del corpo, come le funzioni di cuore, polmoni, intestino e ghiandole.
Più “depositi” si fanno, migliore sarà l’equilibrio e più opzioni si avranno. La carenza di stimolazione, ad esempio quando una persona è confinata a letto per un lungo periodo di tempo, ha come risultato una diminuzione del “saldo del conto”.
Secondo il dottor Bowen, una delle cose che maggiormente contribuiscono al prematuro invecchiamento ed alle malattie croniche è la nostra vita sedentaria. La carenza di movimento provoca un rallentamento sensorio che influisce su ogni sistema corporeo. Quando i nervi sensori non ricevono alcun segnale, essi iniziano ad atrofizzarsi, e ciò porta ad una interruzione nelle altre funzioni. “I Riti funzionano stimolando i recettori meccanici e rafforzando lo stato integrativo centrale, che a sua volta influisce sul sistema immunitario, sulla digestione, sulla respirazione, sull’attività cardiovascolare e sull’evacuazione. Ecco perché la pratica dei Riti può diminuire la possibilità di contrarre l’influenza o il raffreddore, può ritardare il sorgere di malattie degenerative associate con l’invecchiamento, ed avere un effetto benefico su molti disturbi diversi, dall’artrite ai problemi di sinusite.
Una circolazione migliore incrementa il flusso sanguigno, specialmente al volto, portando ossigeno fresco ed elementi nutritivi alla pelle e trasportando via i prodotti di scarto. Naturalmente, la pratica quotidiana dei Riti, che stimola il sistema nervoso, che a sua volta controlla il sistema circolatorio, contribuisce a un aspetto più giovane e migliore.
I vari medici interpellati ritengono che il miglioramento della circolazione prodotto dai Riti aiuti il corpo a liberarsi dalle tossine, prodotti di scarto e impurità che sono immagazzinati nel tessuto grasso, negli organi e nelle articolazioni. Altri focalizzano l’attenzione sul fatto che i Riti generano un migliore flusso di ossigeno verso il cervello, la qualcosa migliora la sua capacità di funzionamento. Molti sono convinti che la stimolazione dei chakra, o centri di energia, rappresenti di fatto una stimolazione del sistema endocrino.
“La collocazione dei chakra lungo la colonna vertebrale corrisponde a quella delle maggiori ghiandole endocrine”, spiega il dottor David Selman. “Queste ghiandole aiutano a mantenere l’equilibrio omeostatico della struttura chimica corporea e le sue funzioni automatiche. La tiroide e l’ipofisi, che sono legate alla produzione dell’ormone della crescita associato all’invecchiamento, fanno parte del sistema endocrino. Esse sono situate nell’area della testa e del collo, ed i Riti funzionano ottimamente impegnando quella zoza ed attivando quelle ghiandole. Negli studi scientifici, l’introduzione di piccole quantità di questo ormone della crescita ha dimostrato di rallentare il processo di invecchiamento.
Nel 1978, R. Keith Fallace, fisiologo dell’UCLA, dimostrò gli effetti diretti della meditazione sull’invecchiamento. Egli misurò tre parametri biologici : la pressione sanguigna, la vista e l’udito.
Tutti e tre questi fattori migliorarono con la pratica continua, e Fallace affermò che in questi casi l’età biologica stava strutturalmente operando a rovescio. Coloro che avevano praticato le meditazione per meno di cinque anni avevano un’età media biologica che era funzionalmente inferiore di cinque anni rispetto all’indicazione della loro età cronologica. Ma in coloro che avevano praticato le meditazione per più di cinque anni fu rilevata un’età funzionale biologica fino a dodici anni più giovane. In altre parole, la meditazione praticata regolarmente abbassa la vostra età funzionale, rendendovi di fatto più giovani.
Se gli esercizi sono praticati intensamente, dopo un tempo abbastanza lungo essi cominceranno a provocare cambiamenti ancora più importanti nel modo in cui l’energia circola in questa parte del corpo. La digestione migliorerà, e quindi il cibo verrà assimilato più efficacemente, il che porterà a mangiare di meno. In seguito a ciò, la salute migliorerà e la vitalità sarà intensificata e quindi avrete un aspetto migliore, vi sentirete meglio e probabilmente più giovani.
L'EFFETTO PLACEBO
Una delle chiavi del successo di Bradford nel creare un corpo più giovane consiste nel vederlo come tale. Il fenomeno chiamato effetto placebo dimostra in modo molto evidente che le aspettative e convinzioni sono in grado di influire direttamente sullo stato fisico. Un placebo non è altro che una pillola di zucchero data a pazienti che credono di ricevere un farmaco benefico. Approssimativamente un terzo dei pazienti che ricevono un placebo sperimenta dei miglioramenti, proprio come se avessero assunto un farmaco attivo. E’ probabile che il reale miglioramento fisico venga creato nella mente del paziente e nella aspettativa di miglioramento. L’opera della psicoterapeutica Evelyn Silvers di Los Angeles, libera docente, dimostra quanto potente possa essere l’effetto placebo. Ella disse a soggetti che soffrivano di dolori cronici che il loro corpo ospitava una “farmacia interna”. Combinando insieme suggestione e visualizzazione guidata, ella incoraggiò i pazienti a stimolare la produzione di “farmaci” che sopprimessero il dolore.
Chiese loro di immaginare la costituzione di un’ampia riserva di endorfine (i soppressori naturali del dolore fisico), che essi potevano mentalmente iniettare per endovena. I risultati furono impressionanti. Utilizzando questa tecnica, molti pazienti riuscirono ad eliminare o ridurre il dolore cronico ed a disassuefarsi dagli antidolorifici.
L'EFFICACIA DEI CINQUE TIBETANI SUI VARI DISTURBI DELLA VITA QUOTIDIANA
L'EMICRANIA
L’emicrania è una sindrome che oggi appare molto diffusa. Molti di coloro che soffrono di emicrania mi hanno riferito che, con l’esercizio quotidiano dei Cinque Tibetani, gli attacchi sono diventati più rari, oppure sono addirittura scomparsi dopo un certo periodo di pratica. Spesso l’emicrania è legata a un problema ormonale o a uno squilibrio del metabolismo, o anche a una reazione dell’organismo all’eccesso di stress. Come indicano i risultati dei test, grazie agli esercizi si ottiene una diminuzione degli stati di tensione, il fegato viene stimolato a svolgere un’azione più intensa di disintossicazione e risultano facilitate le funzioni intestinali.
L'AUMENTO DI PESO
L’aumento e il calo di peso sono spesso da ricondurre a un metabolismo troppo attivo o, viceversa, troppo pigro. In questo senso sono particolarmente importanti le attività della tiroide, delle ghiandole surrenali e del fegato. Ci vengono riferiti spesso casi di “scioglimento dei cuscinetti di grasso”. Inoltre si verifica un miglioramento della pelle, che diventa più soda, e questo avviene, secondo quanto ci è stato riferito da più parti, senza che si avvertano sensazioni di fame o stress psichico. Evidentemente gli esercizi favoriscono l’instaurarsi di un metabolismo equilibrato, stimolando la funzionalità del fegato e dell’intestino. Risultato: il corpo dispone di maggiore energia e lo stimolo della fame si normalizza.
L'INSONNIA E I DISTURBI DEL SONNO
Oggigiorno l’insonnia è molto diffusa. Questo problema spesso non viene preso sul serio, eppure è un chiaro segnale che il corpo non riesce a rigenerarsi durante il sonno. I sintomi legati alla mancanza di sonno scompaiono spesso dopo un breve periodo di regolare pratica degli esercizi. Ansia, stress e sovrecittazione sono indizi di un eccesso di energie, che intacca la capacità dell’organismo di rigenerarsi. Normalmente, durante il sonno tute le attività degli organi seguono un ritmo sensibilmente più lento rispetto allo stato di veglia. Il sonno dunque è il momento della rigenerazione: se questa non è più possibile, possono derivarne malattie gravi. D’altra parte si osserva spesso che la fase di rigenerazione, ossia le ore di sonno necessarie, si riduce vistosamente grazie all’esercizio regolare.
ALLERGIE
I Cinque Tibetani si rivelano particolarmente utili nei casi di allergia. A seconda della gravità del disturbo restano bloccati una parte consistente del circolo energetico e spesso anche i processi di integrazione cerebrale. La pratica quotidiana dei Cinque Tibetani si è rivelata estremamente efficace, in abbinamento con metodi come clisteri, disintossicazione, dieta, integratori vitaminici e/o minerali e agopuntura. Di solito le persone allergiche soffrono di astenia, apatia, malumore e persino depressione; con la pratica dei Cinque Tibetani, hanno invece a disposizione un mezzo efficace per interrompere questo circolo vizioso.
DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELL'ORTOGRAFIA (LEGASTENIA)
Da qualche tempo abbiamo inserito i Cinque Tibetani nel mio programma per la legastenia, riportando grandi successi. Anche se all’inizio i bambini legastenici reagiscono in modo molto negativo all’introduzione di esercizi supplementari e ulteriori carichi di lavoro, ben presto si accorgono dell’effetto rivitalizzante degli esercizi. I bambini hanno una spiccata sensibilità per l’energia, ed è chiaro che si divertono a eseguire gli esercizi, che si possono cominciare a praticare fin dall’asilo o dalle elementari. Inoltre raccomando gli esercizi anche alle madri di questi bambini, spesso logorate dallo stress. A seconda dell’età del bambino suggeriamo di ripetere gli esercizi due o tre volte al mattino, prima di colazione, in modo da essere in forma per la scuola. Nei casi di particolare stanchezza, mancanza di concentrazione e scarsa disposizione allo studio, gli esercizi si possono eseguire ancora due o tre volte nel pomeriggio, prima di fare i compiti a casa. Questo stimola la capacità di concentrazione, per cui risulta possibile sbrigare i compiti più in fretta.